di
Ludovico Paganelli
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
ttualità
A
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A
lla luce dei dati economici
diffusi recentemente da
Istat, Bankitalia e BCE, si
evince quanto il contesto economi-
co e sociale del nostro Paese e di
tutta l’area Euro appaia ancora
precario, incerto e fragile.
In questo scenario l’Italia si dimo-
stra ancora una volta come il mala-
to più grave: la ripresa economica
stenta a decollare, così come l'in-
flazione e il credito a famiglie e im-
prese. I crediti deteriorati affliggo-
no le banche e pesano come maci-
gni sui bilanci. Secondo le ultime
rilevazioni disponibili, ad agosto
2016 i crediti verso debitori insol-
venti pesavano per il 10,4% del to-
tale di quelli concessi, e per il 12,2%
del reddito italiano di un anno.
Ma non solo. In assenza delle ne-
cessarie riforme più volte solleci-
tate dal regolatore, le politiche eco-
nomiche e monetarie poste in es-
sere dal Governatore Centrale Ma-
rio Draghi potrebbero rivelarsi po-
co incisive o addirittura inefficaci
per conferire quello stimolo tanto
auspicato e finalizzato alla crescita
di investimenti e consumi. Tutto a
beneficio di una ripresa della red-
ditività delle banche nell'interesse
dell’intero Paese, perché maggiore
redditività significa maggiore ca-
pacità di generare capitale per via
interna e, quindi, accrescimento
delle potenzialità di erogazione di
credito all’economia.
Se da qui al prossimo biennio non
ci sarà una crescita decisa e decisi-
va, che vada ben oltre l'aumento di
pochi decimali in termini di PIL, il
panorama occupazionale che po-
trebbe aprirsi nei prossimi anni
nell’ambito del settore bancario ri-
schia di essere assai preoccupante.
Sì, perchè accanto a tale instabilità
economica, che ormai perdura da
oltre sette anni, si sono via via ag-
giunti altri fattori che, inevitabil-
mente, influenzeranno la tenuta
dei posti di lavoro. Se da un lato ci
sono le sopra menzionate politiche
monetarie della Banca Centrale
Europea, che secondo noti econo-
misti danneggiano la redditività
delle banche con l'adozione dei tas-
si negativi sui depositi, dall'altro,
con l'introduzione della vigilanza
unica bancaria, le normative sem-
pre più stringenti messe in atto dal
regolatore e finalizzate all'incre-
mento dei patrimoni, impongono
enormi vincoli di bilancio a carico
degli Istituti stessi. E poi ci si mette
anche la Borsa: secondo una stima
Attualità
PIÙ CRESCITA
E STABILITÀ
PER GARANTIRE