a cura della Redazione
METODO E PARTE ANAGRAFICA
S
econdo il rapporto ABILab 2016
“in media i
contact center bancari si sono ampliati nello
scorso biennio del 14,7% e del 61% dal 2008 ad
oggi”
. In base a questa stima si tratterebbe di un au-
mento di circa 550 persone nell’ultimo anno. Pertan-
to, anche in considerazione dell’età media degli ad-
detti a queste strutture che, come vedremo, è più bas-
sa di quella del settore, abbiamo pensato che fosse
una realtà meritevole di particolari approfondimenti
da parte del nostro Coordinamento. Abbiamo, quindi,
proposto alle lavoratrici ed ai lavoratori dei contact
center bancari un questionario e, al termine della fase
di diffusione, ne abbiamo raccolti 497 , da 14 diverse
province italiane. Rispetto ai circa 4.000 professioni-
sti della relazione a distanza che stima ABI nel rap-
porto ABILab 2016, significa che abbiamo coinvolto
il 12,4% delle figure che operano in questo tipo di
strutture.
Le persone che hanno compilato il nostro questio-
nario sono per il 52% uomini e per il 48% donne; se-
condo ABILab il 55% degli addetti del settore sarebbe
donna.
Il nostro questionario è stato compilato da persone di
diversa età anagrafica: il 2% ha un’età fino a 24 anni,
il 25% è tra i 25 e 29 anni,
il 48% è tra i 30 e i 40
anni
e il 25% ha più di 40 anni, confermando, quindi
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Attualità
Novembre
/
Dicembre 2016
Presentati i risultati dei questionari
che ha raccolto tra le persone che operano
nei Contact Center bancari, dove l’età media
è intorno ai 36 anni
LE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DEI CONTACT CENTER
BANCARI LAMENTANO POCHE OPPORTUNITÀ PROFESSIONALI,
DIFFICOLTÀ AD ESSERE ADIBITI A MANSIONI AL DI FUORI DEI
CONTACT CENTER, COMUNICAZIONI ORGANIZZATIVE POCO
CHIARE DA PARTE DELLE AZIENDE E UN RISCHIO CONCRETO
DI ESSERE ESTERNALIZZATI O DELOCALIZZATI