di
Alessio Maniscalco
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
Attualità
Novembre
/
Dicembre 2016
abbiamo supportato nuove idee imprenditoriali a con-
solidarsi, alcune delle quali hanno generato nuove im-
prese. Ovvio che la formazione non basta, occorre ac-
compagnare questi ragazzi verso il mercato del lavoro,
creando contatti con le imprese.
E il lavoro svolto grazie al progetto
Green Jobs
ha già
dato i suoi primi frutti. Infatti, in Lombardia, 3.500 stu-
denti e 170 classi liceali sono stati impegnati in percorsi
di orientamento, formazione all’autoimprenditorialità
e alternanza scuola lavoro; 150 tirocini extracurriculari
in 85 aziende; 280 colloqui orientativi a giovani in cerca
di una occupazione “verde”. Il merito di questo lavoro è
da attribuire anche ad una partnership siglata tra l’Uf-
ficio Scolastico Regionale della Lombardia, Assolom-
barda Confindustria Milano Monza e Brianza, Camera
di Commercio di Milano, Confcommercio Milano Lodi
Monza e Brianza, Fondazione Garrone e alla collabora-
zione di ACTL-Sportello Stage, Città dei Mestieri, Junior
Achievement e InVentoInnovation Lab.
D’altra parte la percezione della
green economy
italiana
a livello internazionale stenta a collimare con i dati ri-
scontrabili a livello europeo. Infatti, nonostante le nostre
aziende abbiano conquistato, rispetto a Paesi come Ger-
mania, Francia, Regno Unito e Spagna, diversi primati
in Europa (rinnovabili, riciclo dei rifiuti speciali, emis-
sioni pro capite nei trasporti e nei prodotti agroalimen-
tari certificati), l'immagine ambientale del nostro Paese,
complice anche l'incertezza delle scelte politiche, resta
prevalentemente negativa, penalizzando in tal modo le
prospettive di crescita e le speranze di occupazione.
Perché abbiamo una così scarsa reputazione green al-
l'estero?
Perché noi stessi
, afferma Edo Ronchi, presi-
dente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile,
co-
munichiamo poco e male, con scarsa convinzione, le
tante cose buone che si fanno in Italia e comunichiamo,
invece, con grande enfasi quelle negative che purtrop-
po non mancano e che dovremmo impegnarci di più a
eliminare.
n
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L'IMMAGINE AMBIENTALE
DEL NOSTRO PAESE,
COMPLICE ANCHE
L'INCERTEZZA DELLE
SCELTE POLITICHE, RESTA
PREVALENTEMENTE
NEGATIVA, PENALIZZANDO
IN TAL MODO LE
PROSPETTIVE DI CRESCITA
E LE SPERANZE DI
OCCUPAZIONE