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Febbraio
/
Marzo 2017
A
nno nuovo, abitudini vecchie. Anche nel 2017 le
prospettive dei giovani colleghi bancari non sem-
brano promettere bene. È una mattinata qualun-
que, in una banca qualunque, all'interno di un'agenzia
qualunque. Sono da poco passate le 11 e come ogni giorno
tutte le colleghe e tutti i colleghi sono indaffarati per far
fronte all'ennesima difficoltosa e campale giornata la-
vorativa. Basta poco per rendersene conto, una ra-
pida occhiata e il gioco è fatto.
“Guarda qui: pratiche sospese e in arretrato, pres-
sioni commerciali dalla direzione, budget impos-
sibili, ma da raggiungere in tempi stretti, chiusure
di conti correnti, gente spazientita che sbuffa in co-
da alla cassa. Credimi, non è facile lavorare in que-
ste condizioni”.
Esordisce con queste parole la giovane lavoratrice che
prima tra tutte mi vede arrivare in agenzia. Mi viene in-
contro un po' demoralizzata, quasi rassegnata. Ma sempre
e comunque seria e professionale nello svolgere ogni gior-
no il proprio lavoro. Come tutti, del resto. Appare solle-
vata per essere riuscita a manifestare il proprio scontento
e poi ammette:
“È un sollievo vedere qui in filiale qualcuno del sindacato
e, pur non essendo io una vostra iscritta, devo dire che
voi della Fabi siete sempre molto presenti sul territorio.
Grazie per il vostro impegno e, già che ci sei, ti prego di
riportare a chi di dovere il nostro disagio”.
Lo farò. È il mio mestiere. Del resto siamo tutti
ben consapevoli che in rete la vita è dura.
“Molto dura. Perdonami lo sfogo, ma qui si sgobba dav-
vero senza tregua. Manca il personale, avevano detto che
Attualità
ttualità
A
INTRINCEA
“Non è facile lavorare
in queste condizioni”
di
Ludovico Paganelli
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
LO SFOGO DI UNA COLLEGA
EVIDENZIA LE GRAVI
PROBLEMATICHE
QUOTIDIANE IN BANCA