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La prima si svolge a terra e poi
sull’animale, dietro assistenza di
un istruttore, per favorire un pri-
mo approccio disabile-cavallo, al
fine di abituare il soggetto a cono-
scere le tecniche di mantenimento
in sella e a condurre il quadrupede.
La seconda prevede che il paziente
conduca autonomamente il caval-
lo, sotto la supervisione di un tera-
pista, in modo tale che, grazie alle
varie andature dell’animale, il sog-
getto riesca ad adattare i movi-
menti del proprio corpo, impe-
gnando numerosi gruppi muscola-
ri. In questa fase vengono coinvolti
i campi della psicofisiologia e della
psicomotricità.
La terza fase consiste nell’avere
raggiunto, da parte del paziente,
una notevole autonomia nella ge-
stione del cavallo, tanto da potere
effettuare anche gare agonistiche.
L’equitazione sportiva per disabili
è una dimostrazione della efficacia
terapeutica dell’Ippoterapia.
Il cavallo è un animale che è capace
di esprimere sentimenti ed emo-
zioni proprie, lasciandosi coinvol-
gere nel rapporto col paziente,
nell’assumere un atteggiamento
rassicurante, di protezione e per
questo particolarmente efficace in
campo pediatrico.
Montare e gestire un animale grande
e forte aumenta l’autostima e la fi-
ducia in se stessi, oltre che offrire
delle sensazioni tattili intense che
aiutano la presa di coscienza della
propria persona e del proprio corpo.
Inoltre, il cavallo si presta a cure,
massaggi, carezze che gratificano
il paziente, utili anche in patologie
legate al linguaggio. I bambini, in
particolare, vengono stimolati a
comunicare più facilmente con un
cavallo che con un essere umano.
Nella terapia neuromuscolare aiu-
ta a migliorare la postura e la co-
ordinazione degli arti nei soggetti
con difficoltà motorie e disturbi
dovuti a paralisi celebrali o trauma
cranico.
I movimenti del cavallo, infatti, da-
rebbero degli stimoli al cervello ne-
cessari per creare un cambiamento
a livello neurologico del paziente,
migliorandone la forza fisica e il
suo equilibrio psicofisico.
n
Spazio Aperto
IL CAVALLO È UN ANIMALE
CHE È CAPACE DI ESPRIMERE
SENTIMENTI ED EMOZIONI
PROPRIE, LASCIANDOSI
COINVOLGERE NEL RAPPORTO COL
PAZIENTE, NELL’ASSUMERE UN
ATTEGGIAMENTO RASSICURANTE,
DI PROTEZIONE E PER QUESTO
PARTICOLARMENTE EFFICACE
IN CAMPO PEDIATRICO