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Arte&cultura
M
anifesta 12 arriva a Paler-
mo, città laboratorio di
differenze, nei secoli meta
di un processo migratorio costante
attraverso l’alternarsi delle domi-
nazioni.
È la Biennale nomade europea di
arte e cultura contemporanea, che
nasce nei primi anni ’90 in risposta
al cambiamento politico, economi-
co e sociale avviatosi alla fine della
Guerra fredda e con le conseguenti
iniziative in direzione dell’integra-
zione europea e la successiva fram-
mentazione.
Fondata nel 1993 dalla storica
dell’arte Hedwig Fijen, che ancora
oggi la dirige, la biennale nomade
europea, presenta circa 50 progetti
artistici di cui 35 nuove opere ap-
positamente commissionate, non
soltanto ad artisti nel senso tradi-
zionale del termine, ma anche a
scrittori, architetti e registi, invitati
nei mesi scorsi a condurre ricerche
sul campo e a sviluppare nuovi
progetti, lavorando a stretto con-
tatto con
art producer
, operatori
locali e associazioni del territorio.
Il sistema diffuso di mostre, tra in-
stallazioni, video, performance, in-
terventi urbani e progetti letterari
compone Il “Giardino Planetario.
Coltivare la Coesistenza”, messo a
punto dai Creative Mediator di
Manifesta 12, Bregtje van der Ha-
ak, giornalista e film maker olan-
dese, Andrés Jaque, architetto e ri-
cercatore spagnolo, Ippolito Pe-
stellini Laparelli, architetto nato in
Sicilia partner dello studio OMA di
Rotterdam e MirjamVaradinis, cu-
ratrice svizzera di arti visive.
Si parte dal sincretismo culturale
insito nella natura, nella storia e
nella contemporaneità di Palermo,
rifacendosi alla metafora botanica
del paesaggista e filosofo Gilles
Clément, il quale rapporta il mon-
do in cui viviamo a un giardino di
cui l’uomo deve prendersi cura.
FONDATA NEL 1993 DALLA STORICA DELL’ARTE HEDWIG FIJEN, CHE ANCORA
OGGI LA DIRIGE, LA BIENNALE NOMADE EUROPEA, PRESENTA CIRCA 50
PROGETTI ARTISTICI DI CUI 35 NUOVE OPERE APPOSITAMENTE
COMMISSIONATE, NON SOLTANTO AD ARTISTI NEL SENSO TRADIZIONALE DEL
TERMINE, MA ANCHE A SCRITTORI, ARCHITETTI E REGISTI
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