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a cura di Vincenzo Persico

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

Spazio Aperto

pazio aperto S

15

Novembre / Dicembre 2018

S

i chiama Sabina Santilli la fondatrice della

Lega del

Filo d'Oro

. Nasce il 29 maggio 1917 a San Benedetto

dei Marsi, in Abruzzo. Per una meningite perde la vista

e l'udito a sette anni. Ma non si rassegna. La sua condizione

le fa acquisire l'idea di avere una missione: aiutare tutti co-

loro che si trovavano a portare lo stesso peso nella vita.

A 31 anni è già una donna autonoma e indipendente: bada ai

nipotini, si dà da fare nelle faccende domestiche, ma non

contenta di ciò sente il desiderio di contattare tutti i sordo-

ciechi conosciuti e non solo.

Ai suoi tempi i sordociechi spesso erano abbandonati a se

stessi, affidati ai Cottolenghi o isolati, privi di qualsiasi co-

municazione con l'esterno, tranne che coi propri familiari che

li accudivano. Molti sfortunati vivevano nella frustrazione,

che li portava alla atrofia fisica e psichica, se non addirittura

alla disperazione.

Dalla sua casa di San Benedetto dei Marsi inizia così una storia

di amore. Sabina scrive in Braille; manda lettere ai sordociechi,

spiegando loro come trovare interessi compatibili al loro stato,

per esempio nello stirare, coltivare fiori, rendersi utili in casa e

sviluppare attività mentali e spirituali.

Manda lettere anche a enti, a parrocchie, ad associazioni, ai fami-

liari dei sordociechi e a possibili volontari, per chiedere aiuto e

collaborazione per questa sua iniziativa.

Nel 1964, da sola, Sabrina crea una rete di 56 sordociechi con

l'intento di organizzare una associazione che comprendesse

Lega del

FILOD’ORO

GRAZIE ALLA LEGA DEL FILO D'ORO LA MAGGIOR PARTE

DELLE 189MILA PERSONE AFFETTE DA QUESTA MALATTIA,

DI CUI 10.000 BAMBINI, RICEVONO ASSISTENZA E SOSTEGNO