a cura di
Daniele Scelta
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
usica & concerti M14
Musica & concerti
X FACTOR
I
mportato dalla televisione britannica nel 2008, di certo il talent-show più
amato in Italia non ha bisogno di presentazioni. La sua struttura si è decisa-
mente evoluta al passo coi tempi, insieme al ruolo che i giudici, susseguitisi
negli anni, sono andati a ricoprire, ma l’obiettivo è ancora uno e fermo: trovare
un talento genuino tra migliaia di aspiranti musicisti. Il panorama musicale è
tanto sconfinato quanto attraente, chi ha logorato le proprie dita tra le corde o i tasti di un qualsiasi strumento,
così come chiunque abbia allenato il proprio diaframma nel canto, ha certamente sognato almeno una volta di
esibirsi su un palcoscenico ed emozionare il pubblico. Quel sogno non è certamente mutato di generazione in ge-
nerazione, ma è cambiato il modo di rapportarsi al palcoscenico.
Non molto tempo fa questo era palpabile solo dopo anni di studio e fatica, nonché una dose di talento naturale
da affinare come un diamante grezzo. Oggi lo sfondo è mutato, il mondo del canto viene spesso avvolto dalla
luce dei riflettori non per la sua astratta magia, bensì per il suo potenziale mediatico.
X Factor
è certamente
coinvolgente, racconta un momento nuovo del rapporto con la musica, è un microfono aperto sul mondo per
molti giovani artisti, ma sarebbe sciocco non considerarne la prepotente componente discografica, che sacrifica
l’idea di trovare un musicista per ottenere un venditore di dischi. In ciò che è il sogno per uno solo, gli altri
spesso vanno incontro unicamente al quarto d’ora di celebrità di Warhol. Detto ciò, il talent resta certamente
un prezioso strumento e forma un nuovo quadro di ciò che intendiamo per “musicista”, delle vie che è possibile
percorrere per trasformare un’arte nel proprio lavoro.
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