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etteratura
L
S
ono atti di vita quotidiana. Piccoli aneddoti che ognuno di noi
avrebbe potuto scrivere. Solo che come la tela infinita di Fontana,
noi non ci abbiamo pensato. Francesco Piccolo, nel suo “momenti
di trascurabile felicità”, rende una raccolta di piccoli avvenimenti che,
nella quotidianità, noi non percepiamo come momenti di felicità:appun-
to, trascurabili. In un qualunquemomento della giornata, magari mentre
aspetti il tram o sei in fila aspettando il tuo turno, improvvisamente ac-
cade qualcosa e… incontri il tuo momento di trascurabile felicità.
Frasi brevi, dirette, aneddoti che possono farci calare tutti nella stessa
dimensione dell’autore, sono intervallate da pagine in cui l’autore lascia
più traccia di sé. Magari svelando cosa rende lui stesso felice. È un
libro che si può leggere ovunque, per pochi minuti o tutto d’un fiato.
“Bisogna riuscire a divulgare una convinzione valida per tutti: come
comportarsi quando cade la linea tra due che stanno al telefono. Se-
condo me, deve richiamare quello che aveva chiamato. Sarebbe bene
mettersi d’accordo tutti, una volta e per sempre. Perché di solito ci ri-
provano tutti e due – o attendono tutti e due che ci riprovi l’altro. O di-
cono all’unisono: vabbè, ci sta provando lui, oppure continuo a provarci
io. E in ogni caso, nel momento in cui si decide di provare, l’altro risulta
occupato perché ci sta provando anche lui. Una regola che desse un’in-
dicazione precisa e incontrovertibile, rasserenerebbe molto gli animi”.
“Riuscire a scamparla quando parlo con qualcuno facendo finta di aver-
lo riconosciuto, e in realtà non avendo la minima idea di chi sia. Se rie-
sco ad andar via sapendo di essere riuscito a non far capire che non so
assolutamente chi sia, sono molto soddisfatto di me stesso”.
Letteratura
FRANCESCO PICCOLO
MOMENTI DI
TRASCURABILE FELICITÀ