di
Giovanni Zavattari
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
N
el 1770, quando James Co-
ok sbarcò in Australia per
riparare la sua nave, conob-
be per la prima volta quello strano
animale col marsupio e dalle gran-
di zampe posteriori e chiese agli
aborigeni che animale fosse. Loro,
che non comprendevano la lingua
del grande navigatore, risposero
“Kangaroo”, che significava: “Non
capisco che cosa dici”.
Fu così che quello strano e scono-
sciuto animale fu chiamato, ap-
punto, dagli Inglesi “canguro”.
Erbivoro, di dimensioni variabili,
può pesare infatti da 1 a 90 kg a se-
conda della specie, capace di com-
piere balzi fino a 9 metri e di rag-
giungere la velocità di 50 km/h, è da
qualche anno sotto attacco da parte
del Governo Australiano che, vista
la sua notevole crescita numerica,
sostiene che sia diventato dannoso
per l’agricoltura oltre che creare
problemi alla viabilità e al traffico.
In realtà l’interesse per la sua car-
ne, ma soprattutto per la sua pelle,
più sottile e resistente di quella bo-
vina, ha creato un business mon-
diale nella moda e nell’abbiglia-
mento sportivo: anche l’Italia, in-
fatti, è una grande importatrice di
pelli di canguro.
Passateci questo gioco, in che cosa
l’animale australiano ricorda il
bancario?
Entrambi sono dei simboli. Men-
tre il mammifero dai grandi piedi
è diventato l’emblema della com-
pagnia aerea australiana Quantas,
e quasi identifica uno Stato o ad-
dirittura un continente, l’impiega-
7
Attualità
Novembre
/
Dicembre 2020
Come un
CANGURO
In che cosa
il simpatico
marsupiale
somiglia
al bancario?
ttualità A