nogastronomia
E
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Enogastronomia
I
l termine asparago o asparagio
deriva dal greco
aspharagos
,
che significa
germoglio.
Con
questo termine si può designare sia
l’intera pianta sia i germogli della
pianta
Asparagus officinalis
. È
una specie dioica, che porta cioè
fiori maschili e femminili su piante
diverse. I frutti, che vengono pro-
dotti dalle piante femminili, sono
piccole bacche rosse contenenti se-
mi neri.
L’origine dell’asparago è antichis-
sima e individuata in Mesopota-
mia. L’asparago è, infatti, origina-
rio del bacino del Mediterraneo e
dell’Asia Minore. Già gli egizi due-
mila anni fa lo coltivavano ed uti-
lizzavano. Le prime testimonianze
della sua coltivazione in Italia risal-
gono al 200 a.c., quando Catone lo
citò nel
De agricoltura
e più tardi
Plinio il Vecchio nel
Natutalis Hi-
storia
del 79 a.c. Essi descrivono
accuratamente non solo il metodo
di coltivazione, ma anche quello di
preparazione. Durante il Medioevo
poi fu sfruttato soprattutto per le
sue doti officinali. Dal XV secolo è
iniziata la coltivazione in Francia,
per poi, nel XVI secolo giungere
all’apice della popolarità anche in
Inghilterra. Con la scoperta del
NuovoMondo varcò l’oceano e tro-
vò nuovi terreni idonei alla sua col-
tivazione. A livellomondiale attual-
mente il principale produttore è la
Cina, che con circa sei milioni di
tonnellate annue di asparagi pro-
dotti copre l’88% della produzione
mondiale. A seguire vengono gli
Stati Uniti che rappresentano un
modesto 3%, il Perù, la Spagna, il
Messico, la Germania, la Francia, il
Giappone fino ad arrivare all’Italia.
Nel nostro Paese le regioni che
vantano la tradizione più antica di
coltivazione sono il Veneto e l’Emi-
LE VIRTÙCONOSCIUTE
DEGLI