S
ono le cinque e bussano alla porta. Apro un oc-
chio. La tentazione di girarmi dall’altra parte e
continuare a dormire è forte. Ma poi ricordo.
Sono in Africa, in Sudafrica, un posto che dà il meglio
di sé all’alba e al crepuscolo, quando il cielo si allarga
a perdita d’occhio e gli animali escono dalla macchia,
materializzandosi intorno alle pozze d’acqua… Facile
incontrare elefanti, leoni, leopardi, rinoceronti e bu-
fali, i cosiddetti
big five
. Così mando giù il mio tè con
una fetta di
rusks
(il tipico pane biscottato) e salto a
bordo della nostra Range Rover verde salvia. Pronti
per partire.
Il Kruger National Park è terra di avventure e avven-
turieri, una classica destinazione africana e un ottimo
esempio di politica di conservazione. Occupa quasi due
milioni di ettari di suolo incontaminato, ma c’è chi so-
gna di estenderne i confini fino a collegarlo con gli an-
tichi percorsi migratori degli elefanti e degli antilopi
saltanti, che seguivano i fiumi da Hoyo Hoyo, al centro
del parco, fino ad entrare in Mozambico. Per miglio-
rare i servizi e la politica di conservazione, negli ultimi
anni tra il Kruger e le riserve private e il Mozambico le
recinzioni di confine, che tante polemiche hanno su-
scitato perché di fatto impedivano agli elefanti e agli
altri animali di circolare liberamente e approvvigio-
narsi di cibo e d’acqua in un’area più vasta, sono state
eliminate e gli animali varcano indisturbati i confini.
a cura di
Simona Misticoni
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
31
Viaggi
Settembre
/
Ottobre 2016
SAFARI E TUTELA AMBIENTALE,
ECOLODGE E ARISTOCRAZIA:
BENVENUTI AL KRUGER NATIONAL
PARK, LA RISERVA PROTETTA
PIÙ ANTICA DEL MONDO
iaggi
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NELLATERRA
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