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Viaggi
Ottobre è un mese perfetto per visitare il Kruger, poi-
ché è primavera e piante e animali sembrano rinascere.
La boscaglia non è ancora folta, solo qualche germoglio
verde e fresco che spunta tra l’erba stentata e i rametti
secchi. Ovunque antilopi e zebre gravide, cuccioli di
leoni e rinoceronti.
Non c’è da sorprendersi che Nelson Mandela sia ve-
nuto qui ad ammirare il suo primo leone.
“Durante il
mio lungo viaggio verso la libertà, ho avuto la fortuna
di visitare la riserva privata Londolozi. Li ho visto
gente di ogni razza vivere in armonia tra le bellezze
della natura. È un modello del mio sogno sul futuro
della tutela dell’ambiente nel nostro paese”
.
Il
bush
ti cambia. È selvaggio, indomito, di una bellezza
rude. Che siate attratti dal lusso a cinque stelle dei lod-
ge o dai
big five
, ci sono momenti che vi accompagne-
ranno a lungo dopo il ritorno alle luci e al frastuono
della vita cittadina.
Questa è l’Africa delle prospettive.
n
Le prime riserve – Sabi e Shingwedzi – furono create
a fine Ottocento dall’allora presidente della provincia
Paul Kruger, eroe della guerra anglo-boera, come aree
destinate alla caccia controllata. Molto tempo dopo,
nel 1926, dall’unione delle due nacque il Kruger Park.
Chi vive qui l’Africa ce l’ha nel sangue. In ogni lodge ci
sono un ranger e un tracker, appartenente alla grande
tribù Tsonga che abita ai confini del parco e ha una
conoscenza ancestrale di ogni sentiero, di ogni roccia.
Lavorano in coppia, seguendo odori e rumori degli ani-
mali. Indicano ai visitatori alberi, uccelli, esemplari
che da soli non avrebbero mai notato. Seguono im-
pronte che portano talvolta alla carcassa di un bufalo
oppure tracce che portano ad assistere ad una vera e
propria battaglia africana: la lotta per l’acqua tra due
esemplari di ippopotamo rappresenta una sfida feroce
e crudele, una vera e propria questione di vita o di
morte.
OTTOBRE È UN MESE PERFETTO
PER VISITARE IL KRUGER, POICHÉ
È PRIMAVERA E PIANTE E ANIMALI
SEMBRANO RINASCERE