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di

Pierluigi Aiello

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

19

Sport

I

l Base Jumping è l’estremizzazione di uno sport già

di suo molto estremo, il paracadutismo. Consiste

nel lanciarsi con un paracadute da una superficie

collegata a terra come grattacieli, montagne, funico-

lari o ponti. Una ulteriore estremizzazione è data dal

compiere una serie di evoluzioni utilizzando una spe-

ciale tuta che ricrea delle ali.

Premettiamo subito che stiamo parlando di uno sport

estremo ed in parecchi casi mortale e per questo vie-

tato in molti paesi nel mondo; l’intento del nostro ar-

ticolo è descriverlo per cercare di capire che cosa spin-

ge un giovane a praticarlo e rischiare la propria inco-

lumità.

Il desiderio di volare sembra essere innato nell’uomo.

Dimostrazione ne è la presenza nelle principali mito-

logie antiche di figure per metà uomo e metà uccello

come la sfinge per gli Egizi o di racconti di uomini che

sono riusciti a librarsi in aria come Icaro per i Greci.

Dal mito, grazie a menti brillanti come quella di Leo-

nardo Da Vinci, durante il Rinascimento si è passati

ad immaginare macchine volanti per poi arrivare

nell’Ottocento alla realizzazione dei primi alianti e del

primo aereo dei fratelli Wright. Nonostante le incre-

dibili mete raggiunte dalla ricerca aeronautica, l’uomo

non si è mai rassegnato all’idea che per volare dovesse

utilizzare un mezzo, tanto da voler ricreare quanto di

più simile potesse esserci a delle vere e proprie ali per

una persona, la tuta alare.

Questa tuta una volta indossata crea tre membrane,

due tra le braccia ed il corpo ed una terza tra le gambe,

Febbraio

/

Marzo 2018

port

S

Sport o follia?