Giovani, arte, lavoro
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Q
uando le Olimpiadi sono partecipate da atle-
ti incredibili, che riescono ad andare oltre
gli enormi ostacoli che gli ha riservato la vi-
ta, diventano Paralimpiadi.
Le ultime Paralimpiadi, svoltesi come di consueto
dopo le Olimpiadi, in Brasile nel 2016, hanno con-
segnato all’Italia, oltre che un cospicuo bottino di
medaglie, una sfilza di esempi viventi di come si
possa superare la difficoltà dovuta ad una disabi-
lità e trasformare quella che viene vista come una
sfida, in gioia e voglia di vivere.
Tra questi formidabili atleti come possiamo non
menzionare Beatrice Vio…!
Beatrice, o meglio, Bebe come vuole sentirsi chia-
mare, è una ragazza di vent’anni che, a causa di
una meningite, ad undici anni ha perso entrambi
gli avambracci e le gambe al di sotto del ginocchio.
Appena un anno dopo la malattia, Bebe era se-
duta su una carrozzina e su una pedana speciale
tirava di scherma, praticando quello sport che
ama da quando aveva cinque anni e, come affer-
ma lei, la faceva sognare di diventare una cam-
port
S
Sp rt
L’ESEMPIODI