a cura di
Simona Misticoni
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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Viaggi
Novembre
/
Dicembre 2017
queste parti, sia considerato una cosa seria lo dimo-
stra l’intraprendenza di un distinto ragazzo, che oggi
si sta avvicinando al secolo, che, appena terminata la
guerra, costruì la prima seggiovia d’Italia sulle pendici
della collina erbosa che incombeva su casa sua, Cor-
vara. Erich Kostner non si fermo lì: per farla davvero
breve, fu uno degli inventori/promotori del Dolomiti
Superski, una rete di impianti consorziati che oggi è
la più vasta del mondo, oltre 1200 km di piste con un
unico skipass.
Al di là delle discese super dove si disputano le gare
di Coppa del Mondo, qui si può conoscere il lato vero
L’itinerario migliore parte e ritorna a Corvara, si può
ultimare in un giorno solo, per sciatori scattanti e poco
inclini a soste goderecce lungo il percorso o, in due/
tre giorni con pranzi e merende in rifugi gourmand,
fermandosi per la notte come a Punta Trieste, che
ospita il wine bar più alto d’Italia.
Pronti? Lasciando Corvara a valle, si sale in quota con
la seggiovia del Col Alt: uno sguardo in giù e si nota
come da questi parti l’industria del turismo, grazie
all’efficienza austro-ungarica del Kaseir Franz, coniu-
gata con l’innato gusto del bello e una “provvidenziale”
chiusura (geografica e caratteriale) dei ladini, si sia
sviluppata senza piegarsi al palazzinaggio imperante
con obbrobri edili in altre zone delle Alpi. E questa vi-
sta, oltre che agli occhi, fa bene al cuore. Verso Est,
PRIMA ANCORA CHE PISTE E
FUNIVIE, QUI L’UOMO HA
TRACCIATO SENTIERI E
COSTRUITO STRADE, CHE
RENDONO ACCESSIBILI ANCHE
LE PIÙ IMPERVIE DELLE CIME
della montagna, quello delle lepri e dei caprioli, di an-
goli tranquilli dove godere di una sublime qualità delle
sensazioni e paesaggi unici (ma aggiungo anche un
apres-ski modaiolo e rilassante per chi ama il genere).
E non è detto che sia sempre o solo sci,perché è forse
ancor più emozionante passeggiare mezza giornata in
Vallunga, a Selva di Valgardena, oppure tra i pascoli
di Stores, tra San Cassiano e Cima Pralongià, e ancora
sull’Altopiano dello Scilar o lungo il fiume Gader.