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Attualità
iaggi
V
AL DI LÀ DELLE DISCESE SUPER
DOVE SI DISPUTANO LE GARE DI
COPPA DEL MONDO, QUI SI PUÒ
CONOSCERE IL LATO VERO DELLA
MONTAGNA, QUELLO DELLE LEPRI
E DEI CAPRIOLI, DI ANGOLI
TRANQUILLI DOVE GODERE DI UNA
SUBLIME QUALITÀ DELLE
SENSAZIONI E PAESAGGI UNICI
tutta la zona dolomitica, abitata fin dall’età del Bron-
zo: prima ancora che piste e funivie, qui l’uomo ha
tracciato sentieri e costruito strade, che rendono ac-
cessibili anche le più impervie delle cime. Svalicato il
passo Padon verso nord, indimenticabile la vista del
Pelmo e del Civetta. Prima di rientrare a Corvara, con-
sigliata la salita al Passo Falzarego e alla Cima Laga-
zuoi, a metà strada tra l’Alta Badia e Cortina d’Am-
pezzo.
Nel tardo pomeriggio, quando la funivia chiude e in
vetta rimangono in pochi, un bicchiere di vino
eleva
l’anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano
dal cuore dell’uomo:
il tutto mentre si assiste, ammi-
rati, a quello splendido fenomeno che infiamma di
rosso le pareti del Gruppo di Fanes.
n
superato il Passo Campolongo lungo le ripide discese
di Porta Vescovo verso Arabba: qui la neve fresca re-
gala uno dei più bei fuoripista della zona (da fare come
sempre solo se esperti o accompagnati da una guida).
La Marmolada è lì, coi suoi 3343 metri, bastione do-
lomitico separato dal gruppo del Sella dall’intrusione
geologica della lunga catena del Padon, che si snoda
da Passo Pordoi fino a Laste. Per prendere la funivia
per la cima bisogna scendere fino a Malga Ciapela, via
Passo Podon e Fedaia. Il ghiacciao della Marmolada
offre un terreno unico nelle alpi: neve naturale e un
panorama a 360°, dal campanile di San Marco (un un
po’, tanta, fortuna) al Grossglockner e, nelle giornate
invernali più terse, fino al Gran Zebrù e Adamello. Da
qui è un attimo, sempre fuori pista raggiungere Pian
dei Fiaconi, con i suoi impianti di risalita vintage,
compreso un cestello stile biga romana, dove salire in
corsa – scarponi ai piedi e sci in mano – coordinan-
dosi col secondo occupante. Certo, le piste da queste
parti sono poche ma divertenti e, come non accade in
nessun altro posto, spesso la pista si confonde con la
neve non battuta. È un tratto caratteristico, questo, in