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Attualità
Febbraio
/
Marzo 2015
di
Wladimir Brotto
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
e
Gabriele Paleco
Dirigente Provinciale FABI Treviso
C
ome moltissimi bancari an-
che il Coordinamento nazio-
nale giovani della FABI il 30
gennaio è sceso in piazza per ma-
nifestare contro la disdetta unila-
terale da parte di ABI del nostro
CCNL. Le piazze in cui si sono svol-
te contemporaneamente le mani-
festazioni sono state quattro: Mi-
lano, Roma, Palermo e Ravenna.
Portare migliaia di persone in stra-
da è stato il modo migliore per re-
capitare ad ABI il nostro messag-
gio di sdegno per la rottura della
trattativa e la volontà di eliminare
50 anni di conquiste sindacali.
Conquiste di diritti importanti che,
troppo spesso, vengono definiti co-
me “acquisiti”, ma che di immuta-
bile, abbiamo purtroppo scoperto,
hanno ben poco. In piazza si è visto
un unicum coloratissimo e deter-
minato di lavoratori, consci che il
loro futuro è oggi più che mai in
mano a banchieri sull'orlo di una
crisi di nervi, stretti tra montagne
di sofferenze (di cui spesso sono
anche responsabili) e l’attenzione
di un'opinione pubblica sempre
più sensibile ai loro pantagruelici
emolumenti, così lontani dalle dif-
ficoltà del Paese. Il 30 gennaio i
bancari hanno dimostrato che non
ci stanno a passare per complici di
scelte strategiche dissennate e pia-
ni industriali schizofrenici. Perché
la realtà è nei fatti e ci racconta
chiaramente di crisi occupazionali
innescate da banche in difficoltà e,
a volte, anche guidate da banchieri
con questioni giudiziarie in corso.
Dalle piazze calde torniamo con
obbiettivi chiari e precisi: rilancia-
re contro il ricatto di ABI e raffor-
zare ancor più il rapporto di fiducia
con i lavoratori, soprattutto quelli
meno tutelati, per alzare un muro
contro l’arroganza della parte da-
toriale.
A coloro che lamentano una scarsa
presenza di giovani nei cortei di-
ciamo che la FABI Giovani c’era
anche questa volta e, come sempre,
continuerà ad esserci anche in fu-
turo perché le voci di tutti i giovani
diventino una musica di sottofon-
do, un coro che non può essere fat-
to scomparire semplicemente ab-
bassando il volume. Dobbiamo
contaminarci e contaminare con il
nostro pensiero perché vogliamo
costruire il nostro futuro insieme,
uniti e forti.
ttualità
A
I GIOVANI DALLAPIAZZA
NOAL
RICATTO
DI ABI
“DOBBIAMO
CONTAMINARCI E
CONTAMINARE CON
IL NOSTRO PENSIERO
PERCHÉ VOGLIAMO
COSTRUIRE IL
NOSTRO FUTURO
INSIEME”